Dall’Harvard Medical School arriva l’ulteriore conferma sulla pericolosità della vita sedentaria.
Già un gruppo di ricercatori australiani hanno fatto notare come la vita sedentaria aumenti il rischio di morte , ora un’ulteriore conferma arriva dalla prestigiosa Harvard Medical School, dove un gruppo di 33 studiosi guidati da I-Min Lee ha raccolto dati molto significativi su questo tema che sono poi stati pubblicati su The Lancet.
Da questa ricerca è emerso che un decimo delle morti dovute a malattie non trasmissibili come diabete, obesità, cardiopatie, cancro al seno e al colon, fumo sono causate dalla mancanza di attività fisica.
In particolare la sedentarietà provoca:
– il 6% delle morti per malattie cardiache e coronariche
– il 7% delle morti per diabete di tipo 2
– il 10% dei casi di cancro al seno
– il 10% di casi di cancro al colon
– il 9% dei casi di mortalità prematura
In pratica 5,3 milioni del totale di 57 milioni di morti dovute alle malattie non trasmissibili è connesso a uno stile di vita sedentario (i dati fanno riferimento al 2008): si tratta di soggetti che svolgono meno di 150 minuti di attività fisica moderata a settimana.
I più pigri vivono a Malta (71%), poi in Serbia (68%), Regno Unito (63%). Grecia ed Estonia, invece, sono le nazioni meno pigre, rispettivamente con il 16 e il 17%.
Eppure, per stare bene e correre meno rischi, bastano due ore e mezzo di attività fisica a settimana, mezz’ora al giorno, e non è necessario iscriversi in palestra: si può passeggiare a passo svelto, andare in giro in bicicletta, usare le scale invece dell’ascensore, fare giardinaggio ed escursioni.