Il nuovo anno è cominciato e porta con sé una lunga lista di buoni propositi. Sicuramente tra di essi c’è il progetto di abbandonare tante nostre abitudini sbagliate, quelle di cui vorremmo liberarci, ma di cui non riusciamo a fare a meno, perché sono profondamente radicate nel nostro stile di vita.
Di solito tra queste cattive abitudini ci sono la predilezione per qualche tipo di junk food o più in generale una dieta non propriamente sana oppure la pigrizia, che ci porta a preferire una serie tv o un libro a un po’ di attività fisica nel nostro tempo libero.
È bene capire, e lo dice anche la scienza, che le cattive abitudini non vanno abbandonate da un giorno all’altro e soprattutto alcune di esse non sono neanche così cattive, ma vanno solo rimodulate. Per esempio le serie tv e i libri lasciamoli alla sera, quando siamo sul divano o addirittura già nel letto, mentre appena smontiamo dal lavoro è meglio fare una passeggiata.
Lo stesso vale per l’alimentazione: non è che dobbiamo smettere per sempre di mangiare quella merendina che ci piace tanto, basta mangiarne di meno e magari cominciare la giornata con una colazione più salutare.
È la scienza a spiegarci come dobbiamo fare. Infatti, circa l’80% dei buoni propositi di inizio anno si conclude con un inevitabile fallimento già entro la seconda metà di febbraio. Secondo quanto spiega la psicologa del comportamento Susan Weinschenk sul magazine Psychology Today, per riuscire a liberarsi delle cattive abitudini non dobbiamo assolutamente prefiggerci obiettivi irraggiungibili in poco tempo, ma procedere per piccoli passi. Occorre, dunque, fissare dei piccoli obiettivi.
Per esempio, se vogliamo fare più attività fisica, cominciamo con il camminare una ventina di minuti tre o quattro volte a settimana. Se vogliamo mangiare meglio cerchiamo di inserire almeno una porzione di verdure al giorno e così via.