Di Mary Stay
A marzo 2019, per soli quattro giorni (dal 10 al 13), al cinema ci sarà un vero e proprio evento: il documentario Alexander McQueen – Il genio della moda, diretto da Ian Bonhôte e scritto da Peter Ettedgui che lo ha anche co-diretto.
Viene raccontato uno degli stilisti più innovativi che il mondo della moda abbia avuto e che, purtroppo, è andato via troppo presto. Le sue sfilate erano delle vere e proprie performance che provocavano e ipnotizzavano il pubblico.
McQueen, da direttore artistico di Givenchy alla creazione del suo inconfondibile marchio è stato capace di portare una vera e propria rivoluzione nell’interno universo della moda.
Il documentario racconta la sua straordinaria vita, la sua carriera e il suo talento artistico con uno sguardo molto personale, attraverso interviste esclusive a famigliari, amici intimi e con materiale d’archivio, splendide immagini e musiche coinvolgenti. Questo film è una celebrazione e un entusiasmante ritratto di un autentico visionario, che è stato tanto geniale quando tormentato.
Ecco la sinossi del film:
Cresciuto nell’East London, Alexander McQueen era un semplice ragazzo della working class inglese, senza doti, né prospettive. Ma nel suo intimo, “Lee” ha sempre saputo di non essere come gli altri. Per anni ha coltivato demoni interiori, dalle sembianze eleganti e spaventose. E soltanto controllandoli, forse, è riuscito a diventare uno dei più iconici artisti del nostro secolo. Come ha fatto questo punk ribelle a conquistare l’alta moda parigina? E perché, al picco della sua fama, ha deciso di mettervi un punto? Riflettendo sulla savage beauty e la dirompente vivacità del suo design, i registi evocano una figura opaca, tra tortura e ispirazione, per celebrare un genio radicale e ipnotico e la profonda influenza che ha avuto sulla sua epoca.
