Biografilm Festival 2020 in digitale - Titoli
Cinema

Biografilm Festival 2020 in edizione digitale: i principali titoli

Biografilm Festival 2020 in digitale - Titoli

La sedicesima edizione del Biografilm Festival si è svolto interamente online su MyMovies, dal 5 al 15 giugno, con una serie di film che hanno animato la piattaforma online, ma sarà conclusa dal vivo con il film Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati. Ad aprire la kermesse è stato invece Faith di Valentina Pedicini.

La direttrice del Festival, Leena Pasanen, ha parlato del programma di quest’edizione, la prima per un festival italiano di cinema completamente online, tranne l’ultimo evento: “È un segno di speranza che ci porta verso la normalità, seppure dobbiamo considerare che l’uso dell’online non è necessariamente negativo e potrà darci nuove possibilità anche in futuro”.

Più di 40 film realizzati da registi di 20 Paesi diversi, molte opere prime racchiuse nella sezione Nuovi Talenti. “La selezione è più contenuta, c’è un’importante presenza di registe donne così come la selezione di film europei: siamo un festival internazionale, ma è importante per noi dare un’immagine forte del panorama cinematografico del nostro continente”.

Una delle novità di quest’edizione è stata Directors Notes, una serie di registi presenteranno al pubblico le “note di regia” dei film in programma: Valentina Pedicini ha parlato di Faith, Mika Kaurismäki ha presentato Master Cheng (Mestari Cheng) ed è stato intervistato dalla direttrice Leena Pasanen. Tra gli ospiti Sophia Luvarà, regista di Parola d’onore (Sons of Honour), e Roberto Di Bella, ex Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, Iryna Tsilyk, regista di The Earth is Blue as an Orange (Zemlia blakytna niby apel’syn), Jørgen Leth, regista di I Walk. Ci sono stati gli interventi di Jannik Splidsboel, consulente per Biografilm Festival, Francesco Cannavà, regista di Because of My Body, con la protagonista Claudia Muffi, Thomas Balmès, regista di Sing Me a Song, poi Filippo Vendemmiati, regista del film di chiusura Gli anni che cantano, e la protagonista Janna Carioli e, infine, Marcus Vetter, regista di The Forum (Das Forum).

Il 37% del programma è composto da opere prime, mentre il 39% da registe donne. Meet the Masters è un’altra delle nuove sezioni del festival. Tornano le sezioni amate dal pubblico Biografilm Art & Music e Contemporary Lives. Le due sezioni competitive del Festival, come sempre, presentano il meglio della produzione documentaria del momento. Biografilm Italia si concentra sui film di produzione italiana, dando spazio alle opere più interessanti e innovative, proponendo una lettura non scontata e sfaccettata dell’Italia di oggi. Attraverso lo sguardo e la sensibilità degli autori e delle autrici, incontriamo storie potenti, particolari e universali. Mentre il Concorso Internazionale raccoglie i documentari più affascinanti e attesi provenienti da tutto il mondo.

Fra i documentari della sezione Art & Music: Kubrick by Kubrick (Kubrick par Kubrick), di Gregory Monro, Margaret Atwood: A Word after a Word After Word Is Power di Peter Raymont e Nancy Lang e il film di chiusura dedicato a Il Canzoniere delle Lame, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale.

Nel concorso internazionale spazio all’italiano Because of my Body di Francesco Cannavà, Barzakh (Barzaj) dello spagnolo Alejandro Salgado, l’ucraino The Earth is Blue as an Orange di Iryna Tsilyk. Ecstasy di Moara Passoni, Faith di Valentina Pedicini, It Takes a Family di Susanne Kovács, King of the Cruise di Sophie Dros, Noodle Kid di Huo Ning (Cina, 2019, 107′), Sing Me a Song di Thomas Balmès, This Train I Ride di Arno Bitschy, Wake Up on Mars di Dea Gjinovci e Walchensee Forever di Janna Ji Wonders.

La sezione italiana presenta: La casa dell’amore di Luca Ferri, In a Future April di Francesco Costabile e Federico Savonitto, Our Road di Pierfrancesco Li Donni, A Marble on a Dell di Francesca Iandiorio, Parola d’onore di Sophia Luvarà, Sqizo di Duccio Fabbri, All Together di Marco Simon Puccioni, West of Babylonia di Emanuele Mengotti.

Le “vite” contemporanee raccontate in Contemporary Lives sono: #Unfit – The Psychology of Donald J. Trump di Dan Partland, Always Amber di Lia Hietala e Hannah Reinikainen, Angels on Diamond Street di Petr Lom, Fat Front di Louise Unmack Kjeldsen e Louise Detlefsen, The Forum (Das Forum) di Marcus Vetter, Love Child di Eva Mulvad, Merry Christmas, Yiwu di Mladen Kovačević, Self Portrait di Katja Hogset, Margreth Olin, Espen Wallin, Termite di Masoud Hatami e We Were Not Born Refugees di Claudio Zulian.

Biografilm Festival si è svolto con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e e con la Main Partnership di Gruppo Unipol.

Chiara Laganà
Giornalista professionista dal 2007, appassionata di cinema, sport, serie TV. Si è innamorata della settima arte guardando un film di Truffaut e delle serie TV perdendosi nei corridoi della Sterling Cooper e del County General Hospital di Chicago.

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