A Roma si è svolta la I Special Edition di NutriMI, presso il Centro Congressi Frentani, evento nel corso del quale i professionisti della salute si sono uniti per sostenere il progetto Food-MythBusters che è online proprio da oggi, 1° dicembre 2017.
Si tratta di un’iniziativa molto importante che si basa sull’impegno di un team di esperti in Nutrizione e Comunicazione Scientifica che si occuperà di smascherare le bufale alimentari che vengono messe in giro online e tramite gli altri mass media.
Già durante l’evento romano è stato posto l’accento su alcune particolari “bufale” come quelle che riguardano il junk food o la recente mania di adottare stili di vita gluten-free anche se non si è affatto intolleranti al glutine e di evitare i carboidrati (carbofobia). Abbiamo infatti visto che mangiare alimenti senza glutine per dimagrire, per esempio, non serve a nulla. Il Prof. Lorenzo M. Donini (CIISCAM, Sapienza Università di Roma) ha presentato ha infatti detto:
“Sfido chiunque a darmi una definizione di junk food: non esistono. Ad oggi possiamo solo affermare in maniera evidence based che la Dieta Mediterranea sia un modello salutare e che l’attività fisica sia cruciale in uno stile di vita sano: stop alla demonizzazione non supportata scientificamente di alimenti e nutrienti”
E il Dott. Luca Piretta (Università Campus Biomedico di Roma) ha aggiunto:
“Una scelta salutare può essere quella di preferire i prodotti integrali, che si caratterizzano per un minore contenuto di grassi, un indice glicemico ridotto e una presenza di fibra maggiore. Tradotti in effetti sulla salute, si riduce l’impatto sul diabete e sul sovrappeso, l’incidenza del tumore del colon e l’abbassamento dei valori ematici di colesterolo”
Pe quanto riguarda invece la carne, il Prof. Vincenzo Russo (Università di Bologna), ha spiegato:
“Il consumo giornaliero pro-capite di carne in Italia, se calcolato attraverso il Metodo della Detrazione Preventiva delle Perdite per il consumo reale di carne, è di 104 grammi: un dato che non supera le soglie massime raccomandate da importanti organismi di ricerca internazionale per prevenire il rischio di malattie tumorali”