L’Italia è il quarto Paese al mondo per interventi di chirurgia estetica. Ad amare i “ritocchini” più di noi sono solo americani, brasiliani e giapponese. La medicina estetica non è solo per i “vip”, per coloro che con la propria immagine di fatto “lavorano”, ma è alla portata di un numero sempre più grande di persone, tanto che a livello mondiale c’è stato un aumento del 9% di coloro che sono ricorsi al chirurgo per migliorare il proprio aspetto. Questo dato sembra destinato ad aumentare, soprattutto perché gli interventi ormai stanno diventando sempre meno invasivi, la chirurgia e la medicina estetica fanno passi da gigante, le operazioni diventano sempre più sicure e anche i costi si abbassano.
Ma, a proposito di costi, come si fa a sapere quanto può costare ritoccare una parte del proprio corpo? Prima di tutto bisogna capire da cosa è determinato il prezzo. Esso infatti include l’onorario del chirurgo che svolge l’operazione e le spesa per la clinica in cui avviene l’intervento, che fornisce personale paramedico, anestesista, materiali, strumentazioni e, se necessario, il ricovero. Sia il medico sia la clinica vanno scelti con cura: bisogna verificare che il dottore abbia l’abilitazione a la qualifica e che la struttura rispetti gli standard di igiene e qualità. Il costo ovviamente varia anche a seconda del tipo di intervento, della difficoltà nel realizzarlo e del tipo di strumenti che servono. L’ideale, in ogni caso, è di farsi fare più preventivi, in modo da poter confrontare più medici e più strutture tra di loro e poi scegliere l’opzione più sicura.
Nell’era di internet è possibile avere i preventivi e cominciare a farsi un’idea su quanto si spenderebbe per un intervento semplicemente navigando nel web. In particolare sul sito Clinic365.it abbiamo trovato una vera e propria guida ai costi degli interventi estetici, che ci è servita come fonte per questo post. Inoltre abbiamo scoperto che il sito offre la possibilità fare domande ai medici, di visualizzare i loro curriculum, leggere le recensioni degli altri pazienti e si possono chiedere i preventivi. In questo modo è possibile farsi un’idea su quanto si spenderebbe senza nemmeno muoversi da casa. Poi, ovviamente, una volta scelto il medico seguiranno le visite e l’eventuale operazione.
Quanto costa rifarsi naso od orecchie?
La rinoplastica, ossia la chirurgia plastica al naso, molto spesso, più che un mero trattamento estetico è un intervento necessario, perché va a correggere difetti dai quali dipendono problemi di salute. Soprattutto quando il setto nasale è deviato ci sono gravi difficoltà nella respirazione.
Il costo dell’intervento chirurgico al naso dipende proprio dal tipo di difetto che si va a correggere: il prezzo varia dai 3.500 ai 6.500 euro a seconda che si debba intervenire su piccoli difetti (per esempio per addolcire un naso aquilino o sollevare una punta cadente) o sul setto nasale. Sul costo influiscono dunque la tipologia di correzione, la tecnica utilizzata e ovviamente, come per tutti i tipi di operazione, anche l’onorario del medico e il costo della struttura in cui viene svolto l’intervento.
Un’altra operazione molto diffusa è quella che riguarda le “orecchie a sventola”. Sono un difetto difficilmente sopportabile da chi ce l’ha, ma i prezzi per il ritocco sono ormai abbastanza contenuti. La media nazionale è di 3200 euro, ma il prezzo varia a seconda che si tratti di una otoplastica monolaterale (quindi per correggere solo un orecchio) o bilaterale: nel primo caso la media è tra i mille e i 1500 euro, nel secondo tra i 2mila e i 4mila euro.
I prezzi degli impianti dentali
Un tipo di intervento che in molti casi è indispensabile e che fa molta “paura” sia per l’operazione in sé, sia per il costo, è quello che riguarda gli impianti dentali, quando cioè è necessario sostituire un dente naturale.
In questo caso i prezzi variano dai 1300 euro ai 3mila euro per un impianto singolo compreso di corona, ma salgono fino a 20mila euro se si deve impiantare l’arcata completa. Si tratta di interventi risolutivi, che di fatto durano per tutta la vita, e dunque non danno i classici problemi delle protesi mobili o dei ponti dentali.
Ci sono diversi tipi di impianto dentale che dipendono dalla procedura chirurgica applicata e dalla tempistica. Per quanto riguarda la prima, si va dalla metodologia chirurgica basata sull’incisione della gengiva all’implantologia trans mucosa (flapless) senza incisione e l’implantologia immediata post estrattiva che prevede l’impianto del nuovo dente nella stessa seduta in cui viene estratto quello naturale. La tempistica può essere a carico immediato se nella stessa seduta si impianta il perno e si fissa la corona, a carico differito se, invece, prima si inserisce l’impianto, poi si attende dai tre ai sei mesi per l’ancoraggio all’osso, in seguito si avvitano il moncone e la corona definitiva.