
L’edizione 2019 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha stilato la “top ten” delle zone urbane italiane che nel 2018 sono state le più attrattive per lo shopping che riguarda i comparti non alimentari, ossia abbigliamento e calzature, elettronica di consumo, mobili e arredamento, bricolage, articoli per lo sport, prodotti di profumeria, casalinghi, automedicazione, edutaiment, prodotti di ottica, tessile casa, cancelleria e giocattoli.
La classifica è stata elaborata in base allo Shopping Index che viene elaborato da TradeLab proprio per l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy. Si tratta si un indice commerciale che rileva le insegne presenti nei centri urbani e nei centri commerciali e attribuisce un punteggio in base al numero di punti vendita e di insegne presenti in ognuno degli agglomerati commerciali. È il report che ogni anno raccoglie le informazioni sui settori non alimentari che vi abbiamo elencato qui sopra.
Ebbene, in base allo Shopping Index, è emerso che queste sono le dieci arre urbane risultate più attrattive per lo shopping non alimentare:
1) Milano centro (Vittorio Emanuele)
2) Roma centro (del Corso, Nazionale)
3) Bologna (Indipendenza, Bassi, D’Azeglio)
3) Torino centro (Garibaldi, Roma)
4) Firenze centro
5) Napoli (Chiaia, Toledo)
6) Milano Buenos Aires
7) Bari (Cavour, Sparano, Vittorio Emanuele)
8) Palermo (Maqueda, Roma, Ruggero Settimo, Finocchiaro)
9) Genova (San Vincenzo, XX Settembre, Buenos Aires)
Milano è presente due volte perché sono due le zone che attraggono più acquirenti, ossia il centro, dove c’è la galleria Vittorio Emanuele, e il famoso Corso Buenos Aires (in sesta posizione).
Per tutte le altre città è evidente che sono soprattutto i centri storici ad attrarre il commercio: in Italia il 45,7% dei punti vendita non alimentari si concentra nelle aree urbane e di questi negozi oltre la metà è localizzata nei centri urbani con meno di 50mila abitanti, mentre il 18,9% nelle aree centrali delle grandi città (con più di 250mila abitanti). Nel Sud e nelle Isole il 52,8% degli store non alimentari si trova nelle vie commerciali urbane, mentre nel Nord Ovest il 40,7% è nei centri urbani e il 43,1% nei centri commerciali.