
Le padelle in pietra rappresentano, ormai, una presenza costante nella maggior parte delle cucine grazie alla loro capacità di coniugare estetica e funzionalità. Il riferimento è, in particolare, alle pentole in pietra lavica, una sostanza minerale a cui si fa ricorso per realizzare i rivestimenti in modo tale che risultino antiaderenti. In Italia la pietra lavica, che è il frutto del raffreddamento della lava proveniente dai vulcani che si solidifica, viene estratta sul Vesuvio e sull’Etna. Tra i numerosi pregi che vengono garantiti dalle padelle in pietra c’è anche quello di una cottura omogenea, resa possibile dalla distribuzione uniforme del calore.
Come è fatta la pietra lavica
Differente dalla pietra ollare, rispetto a cui si rivela più porosa, la pietra lavica ha la proprietà di essere in grado di accumulare il calore e di conservarlo molto a lungo nel tempo: proprio per questo motivo, una pietanza che viene cotta in una pentola in pietra mantiene costante la propria temperatura per diverse decine di minuti dopo che il fuoco è stato spento. In più, il calore viene trattenuto tanto più a lungo quanto più la pietra è spessa. La cottura ipocalorica costituisce il beneficio più evidente che deriva dall’impiego delle pentole e delle padelle in pietra: ciò avviene perché, grazie alla superficie antiaderente, non c’è bisogno di impiegare l’olio o il burro per evitare che gli alimenti restino attaccati sul fondo. Non solo: queste pentole sono consigliate, tra l’altro, per le cotture che durano molto tempo, e non trattengono né gli odori né i sapori.
Come scegliere le pentole in pietra
Le pentole in pietra sono adatte soprattutto per le preparazioni che richiedono una cottura omogenea e non troppo rapida: è il caso dei minestroni, per esempio, ma anche dei ragù di carne e dei sughi. Caratterizzate da un bordo alto, sono capaci di scaldarsi in fretta. La pietra, come si è detto, fa in modo che il calore si distribuisca in maniera omogenea sull’intera superficie (un po’ come accade con le pentole in ceramica). Gli spezzatini e i roast beef che vengono cucinati con l’ausilio di questo materiale sono impeccabili sotto tutti i punti di vista.
Nel caso in cui si sia chiamati a decidere se optare per le pentole in pietra, quelle in ceramica o quelle in ghisa, la risposta a questo interrogativo è facile da trovare: non è necessario scegliere, dal momento che tutti e tre i materiali assicurano pregi e caratteristiche degne di nota. La ghisa, per esempio, è raccomandata per le cotture alla piastra, per gli stufati e per le zuppe: si tratta, infatti, di un materiale perfetto per chi ha bisogno di cuocere a fuoco basso ma usufruendo di un calore costante. Non solo: la ghisa, così come la pietra, ha la capacità di trattenere il calore per lungo tempo. La sola accortezza che è bene adottare riguarda la pulizia: le pentole, prima di essere lavate, vanno lasciate raffreddare, o rischiano di rompersi. Un inconveniente che non è presente con la pietra.