Vi ricordate il personaggio dei cartoni animati Tiny Toon che perseguitava tutti gli animaletti per coccolarli e stritolarli di baci e abbracci? Si chiamava Elmyra e tanti di noi spesso si sentono proprio come lei quando vedono un animale o un bambino che suscita particolare tenerezza. Se anche voi vi siete sentiti come Elmyra, niente paura, non siete psicopatici, la scienza è capace di spiegare anche questo!
Si parla infatti di “cute aggression”, che potremmo definire come “aggressività tenera”, ossia un sentimento che si prova davanti a un cucciolo di uomo o di animale che suscita particolare tenerezza e che ci fa venire voglia di mangiarlo di baci.
La comunità scientifica ne aveva già parlato nel 2015, ma ora è stato condotto uno studio specifico da parte dei ricercatori della University of California – Riverside, pubblicato su “Frontiers in Behavioral Neuroscience”, condotto su 54 persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni. A queste persone sono state fatte vedere delle fotografie, divise quattro categorie e in blocchi di 32: bambini carini, bambini meno carini, cuccioli teneri, animali adulti che ispirano meno simpatia.
Dopo aver visto le foto i partecipanti allo studio hanno dovuto dire quanto fossero d’accordo con determinate affermazioni. Il sondaggio è stato progettato appositamente per valutare il livello di aggressività tenera a seconda delle foto viste.
In alcuni casi le persone dichiaravano di essersi sentite “sopraffatte”, “travolte” dalla tenerezza e si sentivano spinte a prendersi cura dell’animaletto o il bambino che avevano visto. A ogni partecipante, inoltre, è stato fatto indossare un casco con elettrodi mentre guardava le foto.
L’elettrofisiologia ha misurato l’attività cerebrale prima, durante e dopo l’esperimento e per chi ha sperimentato la “cute aggressioni” sono arrivate conferme anche dai dati ottenuti grazie ai caschi con elettrodi. Si tratta soprattutto di una sensazione di “sopraffazione” e la “cute aggression” è proprio la risposta del cervello a questo tipo di sentimento. La nostra mente cerca di mediare e dal sentirsi sopraffatti si passa al voler strapazzare di coccole il soggetto che ci provoca quella sensazione.