La colina è una sostanza fondamentale per il corretto funzionamento del cervello, ma la si trova soprattutto nella carne di pollo e manzo, nel pesce, nelle uova e nei latticini, tutti alimenti che non sono compresi nella dieta vegana. Per questo è scattato l’allarme per i vegani.
La nutrizionista britannica Emma Derbyshire ha pubblicato un articolo su “BMJ Nutrition, Prevention & Health” per ricordare che il fabbisogno giornaliero di colina è di almeno 425 mg al giorno per le donne e 550 per gli uomini, che diventano 450 e 550 per le donne in gravidanza o che allattano, numeri confermati anche dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Da alcuni sondaggi in Europa, Australia e Nord America, tuttavia, è emerso che spesso non si riesce a raggiungere la quantità di colina raccomandata. A contribuire a tutto questo c’è anche una sempre maggiore diffusione delle diete vegane.
La colina si può trovare anche in sostanze vegetali come broccoli, noci, fagioli e verdure crocifere, ma in quantità nettamente inferiori rispetto agli alimenti che abbiamo citato in apertura del post. Per questo, chi segue una dieta vegana, oltre che al ferro e ad altri sali minerali di cui si rischia la carenza, deve stare bene attento anche alla colina, perché è una molecola fondamentale per la salute del cervello e viene assunta solo tramite gli alimenti.