Approfondimento a cura dell’Ufficio Stampa Sorgente Genetica.
Le donne in gravidanza possono effettuare dei test di screening prenatale o di diagnosi prenatale per riuscire a valutare il rischio che il bambino possa essere affetto da un’anomalia cromosomica. Questi esami possono aiutare a sapere in anticipo informazioni sulla salute del piccolo. Le future mamme, però, per far stare bene i loro bambini, devono pensare anche alla propria salute, scegliendo una dieta sana ed equilibrata e seguendo uno stile di vita corretto.
La dieta vegetariana in gravidanza è un argomento di grande discussione. In molti si chiedono se possa essere un regime alimentare compatibile con la gestazione. L’American Dietetic Association (ADA) ritiene che le diete vegetariane e vegane, se pianificate in modo corretto, possano essere salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e in grado di portare grandi benefici (cfr. fonte 1). Introdurre tutti i micronutrienti necessari è estremamente importante per consentire al feto uno sviluppo corretto e per evitare la comparsa di malformazioni o altri problemi (cfr. fonte 1).
I nove mesi di gravidanza sono molto delicati e la quantità di nutrienti richiesti aumenta in modo inevitabile. I medici possono aiutare le donne incinte a mantenere sempre sotto controllo l’indice di massa corporea per evitare di andare incontro a sovrappeso ed eccesso calorico, che vengono associati a un maggiore rischio per la salute della gestante e del bambino (cfr. fonte 2). Le donne incinte devono ricordare che dovrebbero assumere 2000 kcal al giorno, con un approccio bilanciato di proteine, carboidrati e grassi (cfr. fonte 3).
La dieta vegetariana prevede l’assunzione di alimenti di origine vegetale, come verdura, frutta, legumi, cereali, semi e noci, escludendo alimenti di origine animale, tranne uova, latte e derivati (cfr. fonte 2). Quando queste diete sono bilanciate correttamente possono essere sicure in gravidanza (cfr. fonte 1). Seguire una dieta vegetariana non adeguata, invece, potrebbe aumentare il rischio di non assumere i micronutrienti essenziali per lo sviluppo del feto (cfr. fonte 2). Acido folico e vitamina B12 sono due elementi fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso centrale. L’acido folico è contenuto nelle verdure, nei cereali integrali e nei legumi, per cui è molto presente nelle diete vegetariane. Nonostante questo, può essere comunque utile un’integrazione. La vitamina B12, invece, è presente solo negli alimenti di origine animale, per cui è necessaria un’integrazione.
Le gestanti devono sempre seguire una dieta sana ed equilibrata, così come devono seguire uno stile di vita corretto ed effettuare tutti i controlli di routine. È importante l’aiuto del medico per scegliere il test di screening prenatale da effettuare per rilevare l’eventuale presenza di anomalie cromosomiche.
Il test del DNA fetale è un test di screening che può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza, con un tasso di affidabilità che raggiunge il 99,9% per la rilevazione delle principali anomalie cromosomiche.
Per ulteriori informazioni: www.testprenataleaurora.it
Se hai trovato questo articolo interessante condividilo nel tuo network!
Fonti:
1. Vegan–vegetarian diets in pregnancy: danger or panacea? A systematic narrative review – GB. Piccoli, R. Clari, FN. Vigotti, F. Leone, R. Attini, G. Cabiddu, G. Mauro, N. Castelluccia, N. Colombi, I. Capizzi, A. Pani, T. Todros, P. Avagnina
2. The Effects of Vegetarian and Vegan Diet during Pregnancy on the Health of Mothers and Offspring – G. Sebastiani, A. Herranz Barbero, C. Borras-Novell, M. Alsina Casanova, V. Aldecoa-Bilbao, V. Andreu-Fernandez, M. Pascual Tutusaus, S. Ferrero Martinez, M.D Gomez Roig, O. Garcia-Algar.
3. Fondazione Veronesi
4. Humanitas Salute