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Freddo e capelli: istruzioni per l’uso

I consigli per proteggere i capelli da freddo, inquinamento, termosifoni, phon e piastre.

Molte di noi sono abituate a proteggere i capelli durante l’estate, perché è risaputo che la prolungata esposizione a sole e raggi UV, salsedine e lavaggi frequenti possono causare stress e disidratazione a cuoio capelluto e chioma.
Poche di noi, invece, sono a conoscenza che clima freddo, vento, inquinamento e aria viziata dei termosifoni indeboliscono la fibra capillare e aprono le squame di cui è composto il fusto.

Come è fatto un capello?

Il capello è formato da cellule in forma di lamelle accostate l’una all’altra come le tegole di un tetto. Le lamelle sono fatte di cheratina, la stessa proteina che forma l’unghia e lo strato corneo (lo strato più esterno, quello che vediamo e tocchiamo) della nostra pelle.
Lo stelo del capello è composto da cellule morte (prive di terminazioni nervose), mentre i follicoli pilosebacei (l’attaccatura al cuoio capelluto) sono l’unica parte viva e attiva.

Come correre ai ripari durante l’inverno?

Il capello ha bisogno di cure continue, diverse per ogni stagione dell’anno. Prodotti specificamente studiati per la cura e protezione dei capelli secchi e danneggiati sono un ottimo rimedio durante la stagione fredda.
 Quando le ghiandole sebacee non producono la quantità di sebo necessaria per ricoprire la fibra capillare e creare quel film idrolipidico protettivo, il capello si presenta spesso arido.

Per rigenerare, rivitalizzare e restituire benessere e idratazione alla nostra chioma bisogna intervenire nel modo giusto, ma come?
Prima di tutto bisogna utilizzare appositi prodotti che non ungono, ma creano attorno al fusto del capello un film protettivo rafforzando la barriera idro-lipidica naturale posta a difesa della fibra capillare.
Ad esempio, quelli a base di sostanze come i semi di lino, le ceramidi, l’olio di Cocco o di Argàn, che avvolgono il capello con una pellicola sottile e invisibile che, oltre a respingere gli UV (sono ottimi i solari estivi, tranne quelli a “effetto bagnato”) e il freddo, protegge dagli elementi irritanti presenti nell’aria: biossido di azoto, piombo, ossido di carbonio, polveri inquinanti, che impregnano i nostri capelli minacciando il loro equilibrio naturale.

Bastano pochi giorni per vedere i risultati: più volume, più tono, più morbidezza.
È importante fare una volta a settimana delle maschere rigeneranti e restitutive e utilizzare il balsamo dopo ogni shampoo. Basta scegliere quello giusto per il proprio tipo di capelli.
Il balsamo non è solo un rimedio per capelli secchi o danneggiati, è un momento di coccole dolci e benefiche per i capelli. Va steso specialmente sulle lunghezze, partendo dall’alto verso il basso, in modo da richiudere le cuticole.
Per ristrutturare le ciocche sfibrate e indebolite da freddo e inquinamento, invece, ci sono impacchi specifici da fare a casa o in salone.

Non illudiamoci, però, che i soli prodotti che acquistiamo bastino per dare vitalità o protezione ai nostri capelli, perché anche il modo e la frequenza con cui li pettiniamo e spazzoliamo, l’uso di phon e piastra, permanenti e colorazioni, vizi e manie (quante di voi si toccano i capelli mentre studiano, lavorano o parlano?) e tanto altro ancora, contribuiscono alla bellezza e al benessere della nostra chioma.

E non fidiamoci neppure di tutte quelle pubblicità che promettono miracoli!
Per la maggior parte sono shampoo, balsami e sieri colmi di siliconi e schifezze varie che danno una guarigione solo apparente del capello, ma non lo nutrono e non lo curano.
Ricordiamo che l’unico modo per far scomparire definitivamente le doppie punte è tagliare i capelli. Cosa che andrebbe fatta almeno ogni 3, 4 mesi (basta anche solo un centimetro).

Perciò, per ora, godiamoci l’inverno proteggendo pelle e capelli dal freddo, in attesa che arrivi la primavera e che le temperature migliorino!

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