Gli ndunderi di Gian Marco Carli e Gennaro Peluso.
Lo chef Gian Marco Carli (del ristorante “Il Principe di Pompei)” e il pasticcere Gennaro Peluso (della pasticceria “La goccia” di Pompei) sono i creatori del cioccolatino ndundero, che rappresenterà Ravello nel mondo nell’anno in cui è la Città della Musica.
Per creali, lo chef e il pasticcere si sono ispirati a un tipo di pasta artigianale tipica della provincia di Salerno, gli ndunderi, simili agli gnocchi, con un impasto composto da farina e latte cagliato oppure ricotta, tuorli d’uovo, formaggio di vacca grattugiato, sale, pepe e noce moscata. I creatori spiegano:
“Nella preparazione del cioccolatino e nell’utilizzo degli ingredienti abbiamo poi pensato di onorare un’altra tipicità locale, l’autoctono vitigno Tintor. Ed è proprio il vino ottenuto da questo vitigno, in riduzione aromatica, a dare sapore al nostro cioccolatino. Per completare il tutto abbiamo inserito arance semicandite e, per guarnire, abbiamo usato una classica chiave di violino in onore dell’ormai storico Ravello Festival”
Gli ndunderi hanno vinto un concorso che si è concluso nell’ultima serata del Ravello Chocolate Festival, lo scorso 8 gennaio. La giuria era composta dal sindaco di Ravello, l’avv. Salvatore Di Martino, dalla giornalista Simona Buonaura, dal presidente dell’associazione “Notte Ravellese” (organizzatrice del Festival) Suita Carrano e da tre grandissimi protagonisti del mondo della pasticceria italiana: i Maestri Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio (entrambi della scuola Dolce & Salato di Maddaloni) e il Maestro Paolo Fulgente.
Gian Marco Carli e Gennaro Peluso hanno battuto un’agguerrita concorrenza. Con i loro ndunderi in finale sono arrivati anche:
– la “Sprucculiata” dall’executive chef Gianfranco Cioffi e dalla sua fidata collaboratrice Daniela Cioffi;
– il “Ciocco Mandarino” dello chef Gabriele Martinelli;
– “Profumo di Ravello”, la creazione del cioccolatiere Gabriele Passarelli;
– “Passione Ravello”, la pralina creata dalla maître chocolatier Giulia Capece di Battipaglia;
– il “Tartufo ripieno di melanzana” dello chef Amedeo Carannante;
– la “Pralina al pistacchio” dell’artigiano perugino Fausto Ercolani.