
Secondo una ricerca condotta da un team di scienziati dell’University of Birmingham nel Regno Unito, quando siamo in compagnia tendiamo a mangiare di più e questo non dipende dal voler essere simpatici, ma, addirittura, dall’istinto di sopravvivenza, che ha lasciato dentro gli esseri viventi un’impronta indelebile.
Se, in effetti, chi ha degli animali può notare con facilità che mentre sono da soli tendono a mangiare di meno e quando invece sono in gruppo sembrano più affamati, era difficile però immaginare che questo valesse anche per gli uomini. Invece gli scienziati spiegano che si tratta di un’azione sociale e che quando si mangia insieme la quantità di cibo che si consuma può aumentare addirittura fino al 48%.
Gli studiosi britannici hanno analizzato 42 precedenti lavori scientifici incentrati sul mangiare in compagnia e hanno spiegato che nelle antiche società di cacciatori-raccoglitori, la condivisione del cibo ha aiutato il gruppo a sopravvivere nei periodi di scarsità perché mangiare insieme ha contribuito a garantire che tutti i membri del gruppo condividessero il compito di riunire il cibo, aumentando l’efficienza della raccolta.