Consigli pratici su alimentazione e rimedi naturali per prevenire o curare l’influenza anche quando si è in attesa di un bebè.
Il vaccino antinfluenzale è stato offerto alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza fino a dicembre. Ma cosa fare per combattere l’influenza se non ci si è vaccinate?
Quest’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tre ceppi virali, che sono gli stessi delle stagioni passate: il virus pandemico A/H1N1 (virus A/California/7/2009), l’A/Perth/16/2009 (H3N2) e il B/Brisbane/60/2008.
In generale, rispetto ai virus para-influenzali, i tre virus sopracitati causano dolori muscolari più marcati e una temperatura corporea più elevata.
L’influenza di solito passa senza specifiche cure, ma quando si è in gravidanza occorre fare un po’ di attenzione in più, controllare più spesso la temperatura e prevenire rialzi che possono rivelarsi dannosi e oltre i 38,5 gradi prendere del paracetamolo, che abbassa la febbre, calma i dolori e non nuoce al bambino.
Siccome prevenire è sempre meglio che curare, si possono seguire le regole d’oro consigliate dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale Grana Padano che hanno condotto una ricerca su un campione di 23.700 persone. Alcuni dei loro suggerimenti sono già intuibili e messi in atto grazie a un po’ di senso pratico.
Prima di tutto, occorre un occhio di riguardo verso la propria alimentazione. È bene garantirsi un adeguato apporto di vitamine e sali minerali mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura fresca al giorno. Particolarmente consigliati cavolo, verza, broccoli, peperoni, pomodori, agrumi, kiwi e frutti di bosco. Inoltre, è bene usare aglio e cipolla che hanno naturali proprietà antisettiche e aiutano a eliminare il catarro. Anche il limone è molto utile perché aiuta ad assorbire il ferro e a potenziare le difese naturali contro il raffreddore. Altro ingrediente che non occorre mai dimenticare è costituito dalle spezie, che svolgono un’azione vasodilatatrice grazie alla quale viene favorita la sudorazione e dunque la stabilizzazione della temperatura corporea. Peperoncino, paprica e curry contengono l’acido acetilsalicilico, un principio attivo antinfiammatorio.
Notoriamente un ottimo rimedio contro l’influenza è il brodo, che crea vasodilatazione e aiuta a liberare le vie respiratorie grazie a un effetto fluidificante su muco e catarro.
Altro elemento fondamentale sono i liquidi. Occorre bere acqua e bevande come tisane tiepide con miele e l’infuso di rosa canina che contiene vitamine, flavonoidi, tannino e zinco.
Come ci ricordava Topo Gigio qualche anno fa, è bene far cambiare l’aria in casa, aprendo le finestre più volte al giorno e mantenere l’umidità intorno al 50-60%. Il microclima secco favorisce l’ingresso di germi e batteri nelle vie aeree.
Inoltre, occorre lavarsi spesso le mani, curare l’igiene del corpo, evitare luoghi troppo affollati, vestirsi a strati in modo da potersi togliere qualche capo quando si incomincia a sentire caldo, soprattutto nei luoghi eccessivamente riscaldati. Rispolverate la cara vecchia maglia di lana della mamma o della nonna, perché garantisce l’isolamento termico.
In generale, cercate di evitare gli sbalzi di temperatura, e tenete il riscaldamento in casa in modo che la differenza rispetto all’esterno non vada oltre i 10-15 gradi (invece la notte, quando non dovete uscire, potete alzarlo un po’).