
I finlandesi potrebbero essere molto più simili a noi italiani di quanto ci potremmo aspettare. Sì perché il loro modo di combattere lo stress è vicinissimo a quello italiano di fantozziana memoria. Se i norvegesi e gli svedesi prediligono il Lagom (che potremmo tradurre con una sorta di arte di sapersi accontentare), i danesi rimediano a ogni male con l’Hygge (ossia godersi casa propria rendendola intima e accogliente), ecco che i finlandesi, invece, praticano il Kalsarikänni.
“E che cos’è?” Vi starete, giustamente chiedendo: semplicemente stare sbracati sul divano, possibilmente da soli, vestiti comodi (in tuta, pigiama o direttamente in mutande…) a bere birra. Miska Rantanen ha scritto proprio un libro su questa pratica, che si intitola “Kalsarikänni – l’arte di stravaccarsi” ed è arrivato anche in Italia (edizioni “Ad Est dell’equatore”).
Il Kalsarikänni non consiste, come l’Hygge, nel creare un ambiente accogliente, magari da fotografare e mettere su Instagram (con conseguente stress per trovare la posa giusta), né nel trovare il giusto equilibrio come il Lagom (anche questo, troppo stressante nel fare tutti quei calcoli). No, il Kalsarikänni richiede solo di stravaccarsi, stare quanto più comodi è possibile e staccare la mente da tutto e da tutti. Per come lo spiega Miska Rantanen, anche l’alcol ha un ruolo importante, perché rappresenta una scorciatoia per trovare sollievo, relax e pace interiore, ma chi è astemio si suppone che si può aiutare con altro.