
Questa volta a dirlo è la scienza: uno studio americano, infatti, ha dimostrato che se una mamma in attesa è stressata, le connessioni neuronali del feto in fase di sviluppo possono risentirne. Sappiamo bene che, nel grembo materno, il bimbo cresce e si forma ed è proprio in questa fase che si attivano quelli che sono i collegamenti neuronali che permettono al cervello di iniziare a funzionare come si deve. Si tratta, quindi, di un aspetto molto importante, nonché di una fase in cui si ha una massima connessione tra madre e figlio!
Proprio per questo motivo, ogni azione della madre si ripercuote anche sul figlio e ne influenza la crescita, talvolta in maniera negativa. Questo è l’effetto che lo stress materno ha sul feto: va a indebolire quelli che sono i collegamenti di cui sopra in fase di sviluppo, portando con sé delle conseguenze anche abbastanza rilevanti!
A rendere pubblico il tutto ci ha pensato, come sottolineato in precedenza, un numeroso gruppo di ricerca facente capo alla Wayne State University, che ha messo a punto uno studio molto importante e delicato, da prendere in considerazione. Come suggerito dall’esperta che ha condotto il team, Moriah Thomason, lo stress incide in maniera importante su quelle che sono le connessioni fra neuroni e, pertanto, le madri non tranquille o troppo indaffarate dovrebbero cercare di rilassarsi, per non arrecare danni al cervello del proprio piccolo.
Lo studio è stato eseguito su un campione di feti. Nello specifico, sono state prese in analisi le risonanze magnetiche di 47 feti tra le 30 e le 37 settimane e sono state tratte le conclusioni. Le madri sono state scelte di diversa estrazione sociale e diverse condizioni psicologiche. Proprio in questo modo si sono potute mettere in luce le differenze.
Cosa si è riscontrato? Che le donne con un alto livello di stress portavano in grembo figli con sistemi neurali organizzati peggio di altri. Un danno evidente, quindi, che potrebbe essere evitato a priori, annullando le cause dello stress, quantomeno nel periodo della gravidanza.
I sintomi dello stress sono tanti e si può capire di essere al limite da moltissimi segnali che il nostro corpo ci invia, non soltanto in fase di gravidanza. Uno tra questi è, senza dubbio, la dermatite seborroica. Probabilmente non tutti associano questa problematica allo stress, eppure le due cose sono strettamente correlate. Tale disturbo è molto frequente nelle donne in gravidanza e anche nei bimbi appena nati. Come ci conferma salutarmente della dott.ssa Carrano, la dermatite seborroica va curata nel migliore dei modi, per evitare dei danni maggiori.
Si tratta, nello specifico, di un disturbo dermatologico che va a colpire il cuoio capelluto, provocando un intenso prurito che porta con sé irritazione della cute e, soprattutto, desquamazione. Sebbene si possa verificare in diverse parti del corpo, solitamente la cute è maggiormente presa di mira. Come risolvere il problema? Di certo si deve andare a curare alla base lo stress che ne è una delle cause principali e, in secondo luogo, si deve cercare di trovare il giusto prodotto per combattere quelle antiestetiche squame che si formano in testa (e non solo). Proprio a tal proposito, quindi, rimandiamo al parere degli esperti, che saranno in grado di consigliare i modi migliori per combattere la dermatite. Da qualche anno a questa parte esistono diversi prodotti pensati proprio per la lotta a questo disturbo. Che siano farmaci, shampoo o integratori, però, si deve sempre chiedere il consiglio degli esperti, che sapranno indicare la strada da seguire, soprattutto se ci si trova nella fase della gravidanza.