
L’attrice premio Oscar dà vita a 58 manifesti del XX secolo interpretando tredici ruoli diversi.
Un secolo di arti in un documentario. Manifesto di Julian Rosenfeldt è questo: dai Futuristi passando per i Dada, dal Marxismo passando all’architettura fino al cinema con i testi che hanno fondato Dogma 95. Tutte le dichiarazioni di intenti, citazioni direttamente del mondo delle arti hanno il volto di Cate Blanchett, unica attrice in grado di interpretare al meglio le circa 50 correnti artistiche citate nel film.
Cate Blanchett in Manifesto si manipola e si trasforma ogni volta che l’arte lo richiede: voce, volto, tono, espressioni facciali cambiano a seconda del messaggio che si vuole trasmettere: un mezzobusto, una reporter d’assalto, una broker, una casalinga disperata, un barbone che non le manda a dire, una rassicurante insegnante, un operaio, un’oratrice funebre, una punk e addirittura una burattinaia.
Cate recita le parole di nomi che hanno cambiato la storia non soltanto dell’arte: da Lucio Fontana, passando per Wassily Kandisky, Kazimir Malevich, Filippo Tommaso Marinetti, André Breton, Sol LeWitt fino a Lars von Trier.
Tredici personaggi non in cerca d’autore che interpretano al meglio il cambiamento che i manifesti hanno avuto nella nostra società artistica o no:
“Per pubblicare un manifesto devi volere che A, B e C si scagli contro 1, 2 e 3; devi infuriarti di colpo e affilare le tue ali per conquistare e disseminare piccoli abc e grandi ABC; firmare, urlare, imprecare, provare il tuo non plus ultra, organizzare la prosa in forma di assoluta e inconfutabile evidenza… Io sono contro l’azione; io sono per la continua contraddizione e anche per l’affermazione. Non sono né pro, né contro e non spiego perché odio il buon senso. STO SCRIVENDO UN MANIFESTO PERCHÉ NON HO NULLA DA DIRE”
La citazione di Philippe Soupault appartiene al prologo del film che dà vita a tutte le rivoluzioni piccole e grandi del XX secolo.
Manifesto vi aspetta al cinema dal 23 al 25 ottobre 2017 grazie a IWonder Pictures per la precisione le IWonder Stories.