Moda e ambiente: un binomio sempre più stretto
Quello tra moda e ambiente è un connubio possibile e necessario, un progetto che sempre di più ha conquistato le case di moda internazionali. L’esplosione del tema della sostenibilità ha colpito ogni settore produttivo, dando vita ad un vero e proprio movimento teso al cambiamento.
L’Unione Europea ha, nel corso del 2021, ha iniziato a studiare la Strategia Europea per il tessile sostenibile il cui obiettivo è quello di accompagnare, con linee guida e sostegni economici, la transizione del settore verso un’economia climaticamente neutra e circolare. Si tratta di un’occasione volta a sfruttare positivamente la crisi dovuta alla pandemia, trasformandola nell’occasione giusta per dare il via alla trasformazione profonda del settore. Le linee guida, fatte proprie già da tante aziende di calibro internazionale, mirano alla realizzazione di prodotti durevoli, riparabili, resistenti e riciclabili.
La moda sostenibile
La moda sostenibile nasce con l’obiettivo di rispettare l’ambiente e la società in ogni sua fase, dalla progettazione alla vendita, passando per la produzione. Il punto di partenza sono le materie prime poco inquinanti e la riduzione degli sprechi, da quelli di tessuto a quelli di energia e acqua: si tratta di consumo consapevole e di gestione corretta di ogni risorsa, compresa quella umana; lo scopo è quello di relegare ai lavoratori la maggior parte dei compiti, ricompensandoli con un’equa remunerazione.
La primaria conseguenza è la riduzione dell’impatto ambientale: prestare attenzione ai tempi più urgenti, come il surriscaldamento globale e l’inquinamento di aria e acqua, significa camminare verso un futuro più sostenibile. La moda può – e deve – essere tra i precursori del cambiamento, diventare un modello dal quale ogni industria può trarre ispirazione.
La sfida del riciclo
Sempre più brand hanno, da ormai qualche anno, adottato campagne per la raccolta e il riciclo degli abiti usati: i consumatori sono così invogliati, in cambio di buoni sconto, a non buttare i vecchi capi, ma a dare loro la speranza di avere una nuova vita.
Ma cosa fanno con gli abiti usati? In genere quelli di buona qualità vengono nuovamente immessi nel mercato nazionale o europeo, una parte viene destinata al riciclo e un’ultima parte inviata, sotto forma di aiuti umanitari, in Africa. Soffermiamoci su quelli che vengono riciclati: solitamente questi vestiti vengono spediti in India dove i materiali di scarto sono trasformati in fibre di minimo valore utilizzate per la realizzazione di coperte o capi.
Ad oggi, però, il mercato sta cambiando e sempre più brand stanno guardando alle potenzialità offerte dal riciclo dei vecchi abiti o della plastica, un utile punto di partenza utile a dare vita a nuovi capi realizzati senza emettere scorie o materiali di scarto nell’ambiente.
PQ Modular: la linea green di Piquadro
Tra i brand che hanno sposato interessanti progetti di sostenibilità ambientale spicca Piquadro: la linea PQ Modular offre una vasta gamma di prodotti creati con materiali ecologici.
Zaini, borsoni, marsupi e trolley dai colori giovanili ed eclettici sono realizzati in poliestere ecologico al 100%: si tratta di un materiale ottenuto dalle bottiglie di PET riciclato. I prodotti emergono dal mercato contemporaneo anche per la tecnologia Viral OFF: il materiale che li compone è stato pensato per bloccare l’azione degli agenti patogeni con i quali è possibile venire a contatto, privando il virus della possibilità di attaccarsi alle fibre e diventare pericoloso per la salute dell’uomo.
Le proposte di PQ Modular sono adatte sia per la mobilità urbana, sia per l’outdoor: comodi e versatili, zaini e marsupi presentano tutte le caratteristiche necessarie per girare la città o addentrarsi nella natura più impervia.
L’avanguardia e l’affidabilità vantate dal marchio si ritrovano nella sua linea più avanguardistica, in prodotti riconoscibili e funzionali ad ogni esigenza. Negli ultimi anni – e questa linea ne è la testimonianza più interessante – Piquadro ha dato vita ad un progetto di economia circolare basato sul recupero e il riuso dei rifiuti ai quali viene così data nuova vita. Rimossa dalla natura, la plastica prende nuova vita e diventa parte di prodotti utili a visitarla, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.