Di Lucia Resta
È dedicato al celebre pittore.
Dolpi presenta l’edizione limitata di occhiali realizzati con il legno del leggendario “Faggio del Tiziano”. Arte, storia e natura si uniscono in un prodotto artigianale unico e raffinato.
La collezione in edizione limitata comprende soltanto 200 esemplari prodotti dall’azienda il cui nome, Dolpi, è acronimo di Dolomiti e Alpi ed è da lì che proviene il legno utilizzato per realizzarli.
Il modello Tiziano è un omaggio all’omonimo pittore Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488 – Venezia 1576), al suo territorio e alla storia dell’occhialeria che è nata proprio in Cadore verso il 1870.
Gli occhiali sono stati realizzati dal designer Lucio Stramare, esperto dei trend moda a livello internazionale e nel campo occhiali da oltre vent’anni. Questo nuovo modello ha la maschera e le aste ottenuti con sottilissimi fogli di legno del Faggio, lavorati per far sì che la montatura sia molto comoda e leggera, infatti pesa soltanto 20 grammi.
L’inserto di legno color rosso Tiziano è un ulteriore rimando all’artista e un dettaglio sofisticato e inimitabile. Esso percorre le aste fino al terminale in acetato dove è riportato il nome del modello e il numero di serie del pezzo.
Il numero 1/2’’ sarà donato al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, e della Magnifica Comunità di Cadore, ma in occasione del MIDO 2017 sarà esposto nello stand DOLPI con tutta la collezione.
Virgilio Dal Pan di Dolpi Srl spiega:
“La nostra vita è segnata da ‘pennellate’ che rappresentano le nostre emozioni, sentimenti e passioni. Le pennellate di Tiziano Vecellio portano fino ai nostri giorni note di colore che hanno influenzato menti e occhi di vari artisti nel corso dei secoli. Legame inscindibile con l’arte pittorica è dato dalla materia e dal suo utilizzo. Per DOLPI cosi è stato con il legno del Faggio del Tiziano. Tiziano, l’artista; il rosso, il colore; il legno del Faggio, la materia prima; gli elementi racchiusi da DOLPI in questo occhiale unico e irripetibile”
