Salute

Organizzazione Mondiale Sanità: linee guida su madri adolescenti

Ogni anno 16 milioni di adolescenti partoriscono nei Paesi a basso e medio reddito.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stilato delle linee guida che andrebbero applicate nei Paesi a basso e medio reddito per prevenire le gravidanze precoci nelle adolescenti che sono uno dei fattori principali di mortalità infantile e materna.
Infatti, c’è il 50% di possibilità in più rispetto alle donne adulte, che da madri ancora adolescenti nascano bambini morti o che muoiano poco dopo essere venuti alla luce. Molto spesso le adolescenti hanno bimbi sottopeso e loro stesse rischiano la vita durante il parto.
Eppure nei Paesi meno sviluppati sono circa 16 i milioni di adolescenti che partoriscono e a questo numero vanno aggiunti i circa 3 milioni di ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che si sottopongono ad aborti pericolosi.

Il problema è che in questi Paesi il 30% delle ragazze si sposa prima di compiere 18 anni e il 14% addirittura quando non sono ancora nemmeno 15enni e più di un terzo di queste giovanissime donne fanno sesso la prima volta perché sono costrette e non perché lo vogliono.

I dati sulla contraccezione sono molto preoccupanti. Emerge infatti che in America Latina, Europa e Asia tra le adolescenti sposate o fidanzate solo una percentuale compresa tra il 42 e il 68% usano i contraccettivi e questa percentuale in Africa varia dal 3 al 49%.
Solo il 36% dei ragazzi e il 24% delle ragazze di età tra i 15 e i 24 anni ottengono informazioni corrette sulla contraccezione. Insomma, nella maggior parte degli Stati a basso e medio reddito manca totalmente l’educazione sessuale.

Già l’anno scorso l’Oms ha adottato una risoluzione per esortare gli Stati membri a migliorare la salute dei giovani agevolando il loro accesso alla contraccezione e ai servizi di medicina riproduttiva. Quest’anno ha aggiunto anche delle linee guida con l’indicazione di sei obiettivi da raggiungere:

– ridurre i matrimoni prima dei 18 anni;
– favorire la conoscenza e il supporto per ridurre il numero di gravidanze in ragazze minori di 20 anni;
– aumentare l’uso di contraccettivi da parte delle teenager a rischio di gravidanze indesiderate;
– ridurre i rapporti sessuali forzati;
– ridurre gli aborti pericolosi;
– aumentare le cure prima, durante e dopo il parto.

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