Prosopagnosia: cos’è, sintomi e cause
La prosopagnosia è un disturbo neurologico che può andare da lieve a grave e che colpisce un’esigua percentuale della popolazione.
Divenuta nota ai non addetti ai lavori grazie al libro di Oliver Sacks L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, nel quale il neurologo racconta le storie di svariati pazienti, tra cui uno affetto appunto da questa patologia, la prosopagnosia porta chi ne è affetto a non riuscire a riconoscere i volti, anche quelli di persone che conoscono bene. Questo rende difficoltose le interazioni sociali e in alcuni contesti può essere causa di imbarazzo e disappunto.
Chi ritiene di poter essere affetto da prosopagnosia, dovrebbe rivolgersi a un medico specialista, il quale, ottenuta una diagnosi attraverso la somministrazione di test specifici, potrà fornire un aiuto concreto per affrontare al meglio i disagi. Se pensi di soffrire di questo disturbo e desideri ottenere un consulto in tempi brevi, visita il sito del Gruppo San Donato e trova la struttura migliore qui.
Prosopagnosia: cos’è
La prosopagnosia, nota ai più come la “cecità dei volti”, è un disturbo a carattere neurologico che compromette la capacità di riconoscere i volti. Il termine è composto da due vocaboli grechi: “prosopon”, che significa “volto”, e “agnosia”, ovvero “non conoscenza”. Prosopagnosia significa dunque letteralmente “Non conoscere – o meglio riconoscere – i volti”.
Chi è affetto da questo disturbo non è in grado di riconoscere i volti familiari e può persino trovare difficile distinguere tra loro persone che si somigliano.
Oltre a questo le persone che soffrono di prosopagnosia possono avere difficoltà a decifrare le espressioni del volto, trovando difficile, se non impossibile, riconoscere un volto allegro o uno triste; questa caratteristica riduce drasticamente la capacità di interpretare le emozioni e le reazioni degli interlocutori.
Prosopagnosia cause
La causa esatta della prosopagnosia è ad oggi sconosciuta, ma gli studiosi ritengono che il problema derivi da un insieme di fattori di origine neurologica, genetica e ambientale.
In alcuni casi, il problema può insorgere in seguito a incidenti, ictus o altre malattie che colpiscono alcune zone del cervello, danneggiandolo.
Prosopagnosia sintomi
Come detto, il sintomo più comune e tipico della prosopagnosia è la difficoltà a riconoscere le facce. Questa difficoltà può essere lieve e non causare particolari problemi, ma può anche essere molto grave e compromettere in modo rilevante i normali rapporti sociali.
Tra gli altri sintomi vi sono:
- difficoltà a riconoscere le espressioni;
- scarsa efficienza nel riconoscere le emozioni;
- impossibilità a distinguere tra loro due soggetti che si somigliano;
- difficoltà nella memorizzazione non solo dei volti, ma anche dei nomi.
Prosopagnosia: test diagnostici
La diagnosi della prosopagnosia può essere effettuata da un neurologo o da un neuropsicologo attraverso la somministrazione di particolari test alla persona che si ritiene soffra di questo disturbo.
Questi possono consistere nel far vedere al paziente fotografie di facce a lui familiari o di vip, chiedendogli di riconoscere i soggetti ripresi, oppure volti di persone non conosciute, chiedendogli o di memorizzarli o di individuare i tratti differenti.
Vi sono poi test che, sempre partendo da delle fotografie, richiedono di indovinare l’età dei soggetti o di descriverne le espressioni.