I consumatori possono depositare i loro indumenti e scarpe usate nei “Bring Me Back” box.
Le aziende del settore abbigliamento puntano sempre più alla qualità totale, che significa ricercare l’eccellenza in tutti i campi, distinguendosi anche nella cura dei processi produttivi e nella riduzione degli sprechi e dell’inquinamento.
Ecco allora che Puma lancia il Product Recycling Program con l’intento di promuovere tra i suoi clienti un comportamento sempre più attento all’ambiente e all’eredità che si lascia alle generazioni future.
La sostenibilità ambientale e sociale è dunque il perno di questo progetto che Puma sta attuando grazie alla collaborazione con I:Co, una società di riciclaggio.
Nei punti vendita Puma di Milano, Roma e Venezia sono stati già installati i primi box “Bring Me Back” in cui i clienti possono depositare scarpe, accessori e indumenti usati di qualsiasi brand. Ogni mese il contenuto dei box sarà portato in centro i smistamento e quando sarà possibile si procederà al recupero dei materiali da riutilizzare per creare nuovi prodotti.
L’obiettivo è quello di ridurre, entro il 2015, le emissioni di anidride carbonica, il consumo di energia e acqua e la produzione di rifiuti negli uffici, nei magazzini e negli store Puma almeno del 25%.
Già dal 2010 l’azienda non usa più scatole di cartone per le scarpe, ma il packaging Clever Little Bag, che ha consentito di risparmiare più del 60% di carta e acqua all’anno, diminuendo notevolmente l’impatto ambientale che è stato poi studiato accuratamente nel primo rapporto di Evironmental Profit and Loss Account pubblicato nel 2011.
Ora Puma aspira ad avere, sempre entro il 2015, il 50% delle collezioni composte da materiali più sostenibili.