
Dal carpooling agli alloggi fino al pet sharing.
Non di solo pane vive l’uomo: lo sappiamo bene da oltre duemila anni. Così, se in precedenza ci siamo occupate dei vantaggi delle sharing economy legati alla quotidianità, non dimentichiamo che anche la gestione del tempo libero può beneficiare di questo nuovo trend. Ogni anno, in occasione delle feste comandate o delle vacanze estive, i notiziari ci danno la conta esatta degli italiani che rimarranno a casa a causa della crisi. Credibili o meno che siano questi dati apocalittici, è certo che sono sempre di più le persone che non riescono a concedersi, nel tempo libero, gli stessi lussi che si concedevano un po’ di anni fa. Tra questi lussi, a volte, anche le meritate vacanze che proprio un lusso non sono. Ecco allora qualche idea per sfruttare al meglio il vostro tempo libero a basso costo grazie alla sharing economy. E se per voi il fattore “denaro” non è un problema, con i nostri suggerimenti allargherete la vostra cerchia di amici, i vostri orizzonti e aiuterete l’ambiente.
Viaggiare in compagnia inquinando meno: il carpooling
Le più grandicelle ricorderanno quelle partenze per le vacanze estive, natalizie o pasquali sui treni che attraversavano lo Stivale, dotati di scomparti a sei posti. Erano viaggi della speranza, scomodi, chiassosi: persone accampate in ogni dove, con quattro occupanti fissi per toilette, valigie da saltare, bagagli calati dai finestrini, sportelli che non riuscivano a chiudersi tanto era pieno il vagone. Lo spirito che li animava però, trasformava ogni criticità in occasione di divertimento condiviso. Se si aveva la fortuna di essere riusciti ad assicurarcisi un posto a sedere nello scomparto, il clima che si creava era comunicativo alla massima potenza. Condividere lo scompartimento con passeggeri del Sud, poi, significava nutrimento assicurato, tanto da fare pensare, a chi non fosse abituato a tanta generosità, che all’arrivo i suoi compagni di viaggio volessero venderlo a peso a qualche sceicco arabo: guai a non accettare il panino “atomico” alle sette di mattina, oltre agli altri a cadenza regolare! In parole povere il viaggio in sé non costituiva l’anticamera della vacanza ma ne era parte integrante.
Ora i viaggi in treno sulle lunghe distanze sono diventati veloci (non sempre), comodi, algidi e tecnologici. Troppo tecnologici: ognuno col naso sul touchscreen di qualche “device” saldamente attaccato alle prese in dotazione in ogni postazione. Lo stesso vagone open space, togliendo l’idea di privacy, inibisce la comunicazione. Per non parlare dei prezzi proibitivi, a meno di non prenotare con otto mesi di anticipo per assicurarsi le offerte speciali.
Per tornare a beneficiare dell’atmosfera conviviale dei viaggi della speranza, senza doverne per forza sperimentare i disagi, garantendoci anche un sicuro risparmio, non c’è che una soluzione: il carpooling. Carpooling non è solo Blablacar, sicuramente il più noto portale per questo tipo di viaggi. Ci sono anche altri portali, per lunghe percorrenze, o specifici per pendolari; e ce n’è addirittura uno per amanti della musica (Club Sharing), in cui si cercano e si offrono passaggi esclusivamente per concerti ed eventi.
Uno dei grandi piaceri dei viaggi in treno già descritti, era l’incognita di non sapere con chi avremmo avuto a che fare, quali storie, quali esperienze, ci avrebbero portato in dono i nostri coinquilini di scompartimento o di corridoio. Lo stesso succede col carpooling: sia che lo si utilizzi in qualità di passeggero che di conducente, si possono incontrare le tipolgie di persone più diverse per età e background. Una cosa però hanno in comune, in genere, i carpooler: sono persone socievoli e dalla mentalità aperta.
Ricordiamo, o spieghiamo a chi non lo conosce, il funzionamento del carpooling. State per fare un viaggio in auto e avete posti vuoti? Potete metterli a disposizione di altri passeggeri e coprire parte se non addirittura la totalità delle spese di benzina e autostrada. Di solito il prezzo del viaggio per passeggero, è suggerito dal sito. Ciò non vi impedisce di richiedere una cifra diversa. Ricordatevi solo che il carpooling non è un servizio taxi abusivo o un NCC, quindi è assolutamente vietato guadagnarci. Se state per partire soli e volete avere a disposizione la vostra auto sul luogo di vacanze, con il carpooling il vostro viaggio diventerà più economico e non dovrete sobbarcarvi la noia di una “traversata” in solitaria. Potrete anche suddividere il vostro viaggio, e offrire passaggi per l’intero percorso o solo per alcune tratte.
Se invece siete passeggeri, vi basterà andare sul portale e impostare le vostre località di partenza e di arrivo, la data e un orario indicativo, per veder comparire sullo schermo tutte le possibili soluzioni. E se proprio non ne trovate nessuna che coincida co il vostro viaggio, soprattutto se molto lungo, provate anche voi a cercare le singole tratte facendo coincidere gli orari. Certo, è più complicato, soprattutto perché gli imprevisti nei viaggio in auto sono all’ordine del giorno; ma stabilendo dei margini un po’ ampi tra una tratta e l’altra, diventa possibile.
Anche per voi passeggeri, i vantaggi del carpooling rispetto al treno vanno olte il mero risparmio: il treno non vi aspetta se siete in leggero ritardo; il conducente di carpooling lo fa, a meno che, ovviamente, non si tratti di ritardi epici e non ci siano problemi di scadenze sull’orario di arrivo. Attenzione però a non abusare di questo vantaggio, per rispetto del conducente e degli altri passeggeri. Inoltre, se trovate un conducente particolarmente flessibile, e la vostra meta gli è di strada, potrete essere recapitati nei pressi della vostra destinazione senza ulteriori cambi. Un ultimo consiglio: se pensate al carpooling solo in termini di risparmio o per sfruttare la flessibilità oraria rispetto al treno, provate, per una volta, a lasciare a casa il vostro opportunismo e farvi contagiare dal clima di allegria e cameratismo che si stabilisce durante il viaggio: musi lunghi e orientamento solo alle proprie neccessità, possono rovinare l’atmosfera creando disagi agli altri passeggeri.
Quando si parla a mamme, nonne o persone ugualmente protettive di carpooling, la domanda che ci si sente sempre rivolgere è “ma non è pericoloso?Non sai mai chi puoi incontrare”. Posto che anche in treno, e in generale nella vita, non sai mai chi puoi incontrare, i membri del carpooling, al momento dell’iscrizione, comunicano un numero di telefono che viene immediatamente verificato. Inoltre sia i passeggeri che i conducenti, lasciano solitamente un feedback agli altri partecipanti al viaggio così da raccomandarli o meno agli altri carpooler. Maggiori sono i feedback positivi, maggiori le probabilità di essere preferiti in caso di diverse candidature. Se siete alla vostra prima esperienza, dunque, pregate il vostro conducente o i vostri passeggeri, dopo il viaggio, di recensirvi per aumentare le vostre chance.
E se invece che su strada volete andare per mare, dopo Blablacar arriva Blabla SAIL, un gruppo Facebook che, insieme ad altri siti, permette di far incontrare chi offre e cerca imbarchi alla pari, condividendo solo i costi di cambusa, quelli minimi per il carburante (parliamo di barche a vela) e i porti e, naturalmente… la fatica. Una precisazione se non amate il rischio: qui, a differenza del carpooling, i profili di chi offre o cerca imbarchi non sono verificati.
Alloggiare a costo zero
Sia che abbiate trovato un volo low cost, sia che abbiate utilizzato il carpooling, avete risolto in maniera economica e magari anche divertente, il problema dello spostamento. Resta da risolvere, nella stessa maniera, quello dell’alloggio. Ecco qui qualche suggerimento ad hoc per viaggiatori solitari, per famiglie e gruppi, o per chi abbia tempo solo per un week end fuori porta o poco più.
CouchSurfing
Nonostante il nome induca a pensarlo, couchsurfing non significa necessariamente notti da incubo su divani dalle molle sfondate, ma distingue semplicemente l’attitudine ad ospitare qualcuno nella propria casa, senza pretendere, a differenza di altri tipi di accoglienza, che l’ospitalità sia reciproca. In genere questo modo di viaggiare, meglio si adatta a chi si stia spostando da solo o in compagnia di una sola persona. Teniamo in conto che il proprietario sarà in casa durante il nostro soggiorno e, a meno che non sia tenutario di un maniero, non avrà posto per una comitiva. Il vantaggio per chi utilizza questo tipo di accoglienza, oltre naturalmente alla gratuità dell’alloggio, è la possibilità di condividere la vita di un “indigeno”, di scoprire le tradizioni autentiche del posto, la cucina e la lingua locale, oltre che di sentirsi meno solo, se da solo viaggia.
Chi ospita, in cambio, a meno che non lo faccia a puro scopo di “rimorchio” (e questo lo si capisce dal tono dell’annuncio), avrà la possibilità di conoscere persone e culture diverse senza muoversi da casa, e praticare le lingue straniere che conosce.
Per trovare il proprio “couch” ideale è sufficiente navigare sull’omonimo sito pagando successivamente una piccola quota per la verifica del profilo, nel caso si voglia usufruire del servizio.
Scambio di casa
Sia che parliate come mangiate, sia che usiate i termini esotici di “home exchange” o “house swapping”, utilizzare lo scambio di casa è un modo per alloggiare a basso costo senza rinunciare alla comodità, particolarmente adatto a famiglie e gruppi di amici. Hai una casa con vista sul Campanile di Giotto ma avresti voglia di vedere la Tour Eiffel quando ti svegli? Oppure semplicemente non vuoi che la tua casa rimanga vuota in agosto alla mercè dei topi d’appartamento? Scambiala per il periodo delle tue vacanze. Lo scambio di casa tra i due proprietari, è quasi sempre contestuale, anche sarà più difficile far coincidere sia il periodo di ferie, sia la località desiderata da entrambi. Oppure può avvenire in periodi diversi: in questo caso o la dimora è particolarmente grande per una serena convivenza tra proprietari e ospiti, oppure i proprietari dovranno tornare a casa di mamma e papà per qualche giorno. In alternativa si possono mettere a disposizione seconde case in località marine, montane o campestri che hanno anche il beneficio di essere meno legate alla vostra intimità domestica.
Diversi sono i portali che offrono questo tipo di accomodamento, ognuno con regole e tariffe proprie: si va da quelli che offrono gratis l’iscrizione e servizi premium a pagamento, a quelli che con una quota annuale d’iscrizione permettono un numero illimitato di scambi.
Siccome la quota annuale non è bassissima, ma la visualizzazione preventiva delle offerte è libera, vi consigliamo di cercare prima lo scambio ideale e iscrivervi successivamente al portale che lo offre. E se avete voglia di assaggiare l’autentica cucina insieme a gente del posto, date un’occhiata a qualche piattaforma di social eating.
Settimana del baratto
In un periodo coincidente di solito con la terza settimana di novembre, molti Bed and Breakfast italiani aderiscono alla Settimana del Baratto, ossia, permettono di scambiare beni, servizi o ospitalità in cambio di breve soggiorno presso un B&B. È una opportunità interessante per un week end fuori porta o per una vacanza breve, più che per una villeggiatura. Direte voi “Cosa me ne faccio di una settimana in novembre, in ritardo sul ponte di Ognissanti e in anticipo su quello dell’Immacolata, con un tempo (probabilmente) da lupi?”: domanda legittima, se non fosse che la maggior parte dei B&B che aderiscono all’iniziativa valutano proposte di scambio durante tutto l’anno. Come si è detto si possono scambiare oggetti che magari prendono polvere in casa: libri, dischi, quadri, pezzi di modernariato o elettronica; oppure prodotti alimentari tipici della vostra zona; o ancora servizi come lezioni di inglese e traduzioni, organizzazione di workshop per gli ospiti del B&B, rifacimento del sito e servizi fotografici e video. Molti chiedono anche servizi di manutenzione della struttura o del giardino, ma le richieste non sono dirette a bricoleur o giardinieri della domenica. Altri ancora chiedono scambio di ospitalità. Andate sul sito della Settimana del Baratto e scegliete la località che vi interessa prima di guardare le richieste del singolo B&B. Una raccomandazione: se decidete di scambiare manodopera, sappiate che la vostra prestazione sarà contestuale al soggiorno. Valutate bene allora quanto tempo richiederà l’attività per evitare di passare tutto il tempo a lavorare.
E per gli animali che rimangono a casa? C’è il pet sharing
Non sempre, anzi, quasi mai, vi sarà possibile portare con voi gli amici a quattro zampe. Non c’è bisogno di abbandonarli in autostrada, né di rinchiuderli a caro prezzo nei ristretti cubicoli di qualche pensione. Se il vostro budget per un dog o cat sitting è limitato è arrivato il Pet Sharing, una community che permette l’ospitalità reciproca dei propri animali animali a tutti gli aderenti. È sufficiente portare a destinazione la creatura, dotata di cibo e sabbietta. Naturalmente gli animali devono essere compatibili, oltre che vicini: non possiamo obbligare a convivere un timido micetto con un feroce rottweiler. Ma trovando sull’omonimo sito la sistemazione giusta, anche i vostri animali, al pari di voi, potranno allargare la loro cerchia di conoscenze e magari trovare l’anima gemella.