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Che dormire bene sia importante lo abbiamo ripetuto spesso, anche in base alle numerose ricerche scientifiche che lo dimostrano, ora arriva un’ulteriore conferma perché un nuovo studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care ha trovato il legame tra sonno irregolare e rischio di incorrere in disturbi del metabolismo, incluso il diabete.
A Boston I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital hanno coinvolto 2.003 soggetti, uomini e donne di età compresa tra i 45 e gli 84 anni, ai quali è stato chiesto di tenere un loro diario del sonno, rispondendo a domande sulle abitudini e gli stili di vita. Sono poi stati monitorati con l’actigrafia, l’esame che consente di studiare i ciclic del sonno, e sono stati seguiti clinicamente per circa sei anni.
Da questo approfondito studio è emerso che i soggetti che avevano avuto maggiori variazioni tra una notte e l’altra per quanto riguarda l’ora di andare a dormire e il numero di ore di sonno avevano una maggiore tendenza a sviluppare alti livelli di colesterolo HDL, pressione alta e anche eccesso di trigliceridi, glicemia a digiuno e aumento della circonferenza vita. Insomma, era più a rischio sovrappeso con tutte le conseguenze del caso.
I ricercatori hanno spiegato che questo legame si verificava anche a prescindere dalla durata media del sonno e da altri fattori di rischio. Inoltre è stato dimostrato che chi aveva ritmi sonno-veglia sballati poi manifestava anche sintomi depressivi e un maggiore apporto calorico.
Secondo gli studiosi, dunque, il sonno regolare è assolutamente fondamentale anche per gli effetti benefici che ha sul metabolismo glucidico e lipidico e che il ritmo circadiani è come un orologio biologico che regola l’attività di diversi organi, incluso il pancreas che si occupa della secrezione di insulina, che, come è noto, è l’ormone che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del diabete.
