Un piccolo tour tra le più belle opere di street art nella Capitale.
Roma è una città dai mille volti, tutti quanti sorprendenti. Eclettica, classica, barocca, costantemente in bilico tra bellezza e opulenta decadenza. Un paradiso a cielo aperto per l’arte, una città dove è possibile passeggiare tra monumenti appartenenti al passato romano e al tempo stesso scoprire la contemporaneità nei musei come il MAXXI e il Macro oppure immergendosi nelle strade “raccontate” dagli street artist di tutto il mondo.
150 strade e 330 opere realizzate. Blu, Ron English, William Kentridge sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno lasciato un segno indelebile della loro arte per le strade romane. Ovunque si passeggi per la Città Eterna è infatti possibile ammirare piccoli o grandi capolavori di artisti che hanno saputo cogliere la complessa contemporaneità e raccontarla a colpi di bomboletta spray.
Iniziamo insieme un viaggio alla scoperta di alcune delle opere più interessanti che sono disseminate per Roma; un viaggio che parte dalle porte della città, con l’ironico murales di Zerocalcare, al cuore pulsante del
centro cittadino con l’opera Triumphs and Laments di William Kentridge.
Welcome to Rebibbia. Qui ci manca tutto, non ci serve niente. Il murales del fumettista Zerocalcare accoglie i cittadini alle porte di Roma, precisamente alla periferia di Rebibbia dove il disegno racconta in modo ironico le contraddizioni della periferia romana.
Da Rebibbia il percorso obbligatorio passa per San Lorenzo, noto quartiere universitario che da diversi anni è diventato un punto di riferimento per la street art romana. Qui è possibile passeggiare tra le opere di Alice Pasquini (in via dei Sabelli) raffigurate nel suo stile colorato e onirico e quelle dal tocco inconfondibile di Borondo in via dei Volsci e allo Scalo San Lorenzo. Prendono vita sui muri di San Lorenzo anche le raffinate opere di Christian Guémy al secolo C215 che raffigurano attraverso la tecnica stencil i capolavori di Caravaggio. La grande forza espressiva e l’intensa umanità del pittore seicentesco rivivono in C215, il quale al pari di Caravaggio, pone l’attenzione su soggetti divini e non caricandoli di un realismo incredibile.
Passeggiando nella zona popolare del Quadraro è possibile scoprire tantissime opere: da Lucamaleonte a Diavù, passando per Ron English e Alessandro Sardella. Proprio in questo quartiere nasce il progetto MURo (Museo di Urban Art di Roma) voluto da David “Diavù” Vecchiato il quale ha portato molti artisti a interagire con il territorio. Gli artisti hanno omaggiato la storia del Quadraro, raccontandone l’essenza e l’anima. Il risultato sono 22 opere da lasciarvi senza parole.
Anche uno dei quartieri più cool di Roma è stato contagiato dalla street art: stiamo parlando di Testaccio e della zona Ostiense, aree caratterizzate da archeologia industriale, dai mercati dismessi fino al Gazometro. Gli artisti più noti del settore hanno “lasciato” alla città di Roma opere davvero uniche come la luna di Sam3 in via Ostiense oppure la lunga Wall of Fame di JB Rock in via dei Magazzini Generali. A colpire l’attenzione sono sicuramente i mille volti colorati di Blu (fra via del Porto Fluviale e via delle Conce) che raccontano del problema sociale delle occupazioni abusive. Sempre nella stessa zona si affacciano colorate le opere di Agostino Iacurci e nel sottopasso Ostiense quelle di Ozmo, Moneyless, Gaia e Martina Merlini che raffigurano Antonio Gramsci, Percy Shelley e John Keats.
Il nostro tour termina sul Lungotevere con la monumentale opera di William Kentridge: qui ottanta figure alte fino a dieci metri raccontano la storia di Roma, trionfi e lamenti. Anita Ekberg sfila insieme alla Lupa Capitolina, così incontriamo anche Mastroianni, la morte di Remo, Pasolini.
Roma vi aspetta per un tour incredibile che si estende tra rovine romane e street art: una città dal cuore pulsante di arte.
Fabiana Valentini