
Con refrigerazione si intende il processo di abbassamento della temperatura di un ambiente. Con ambiente possono essere considerate stanze intere, vani o semplici contenitori. Anche se il processo di refrigerazione segue sempre le stesse logiche per i diversi ambienti, è facilmente percepibile come vi siano difficoltà diverse nel raffreddare un vano di piccole dimensioni e una stanza nella sua interezza e il discorso si complica ulteriormente quando la temperatura del nostro ambiente deve essere mantenuta all’interno di un range ristretto.
Nell’industria moderna la refrigerazione, con gli impianti di refrigerazione industriali conseguentemente utilizzati, ricopre un ruolo sempre più centrale e in sempre più settori, come ad esempio in quello alimentare (conservazione dei cibi), nella medicina e nella biologia (nei quali la refrigerazione viene utilizzata nella conservazione di campioni e in alcune terapie), nell’astronomia e logicamente nella climatizzazione degli ambienti.
Esistono diverse tecnologie e diversi processi che garantiscono la refrigerazione di un ambiente, vediamone insieme alcuni:
– Ciclo compressione/espansione: questo è il metodo sicuramente più utilizzato per i sistemi di refrigerazione, siano essi industriali che domestici. Questo metodo è basato sul funzionamento di un compressore che comprime un gas e mediante una serie di scambiatori di calore permette l’abbassamento della temperatura nell’ambiente desiderato. Questo è metodo molto utilizzato, soprattutto per la semplicità costruttiva che comporta e l’assenza di interventi di manutenzione massicci.
– Reazioni chimiche endotermiche: una reazione è detta endotermica quando questo processo assorbe una certa quantità di calore dall’esterno. Pertanto alcune reazioni chimiche possono essere utilizzate per la refrigerazione degli ambienti
– Cicli frigoriferi ad assorbimento: questa metodologia è utilizzata sia per applicazione domestiche, sia negli impianti di refrigerazione industriale. Il loro principio è basato sull’evaporazione a bassa temperatura e pressione di un fluido che assorbe calore dall’acqua da refrigerare, il vapore prodotto viene asportato facendolo assorbire da una soluzione, dalla quale lo si separa nuovamente per il riscaldamento.
– Raffreddamento laser: i principi teorici che stanno alla base di questa tipologia di refrigerazione sono veramente complessi, quindi ci limiteremo a dire che il fascio laser è utilizzato per perturbare il sistema inducendo le particelle a risuonare su stati energetici progressivamente inferiori, cedendo la loro energia cinetica.
– Fenomeni termoelettrici: questa metodologia di refrigerazione offre come vantaggio principale un’elevatissima affidabilità del sistema, in quanto non sono presenti parti in movimento, soggette pertanto ad un’usura meccanica. Come contro è possibile citare l’elevato costo del sistema refrigerante, ragione per cui vengono utilizzati quasi unicamente in impianti di refrigerazione industriale ad alto valore, come nel caso del congelamento di campioni biologici.