Un nodo, un legame o… un cappio? Ecco perché per gli inglesi e americani “tie the knot” significa “sposarsi”.
In inglese per indicare che qualcuno si sta sposando, oltre a dire che “is getting married” si usa anche l’espressione “tie the knot”, che rende molto bene l’idea di cosa sia il matrimonio.
“Tie the knot”, letteralmente “legare il nodo”, si riferisce con molta probabilità al fatto che in passato per trasformare due letti in un letto matrimoniale occorreva, appunto, legare un nodo, perché i letti erano sostenuti da una rete di nodi prima dell’introduzione del metallo che viene utilizzato per non far piegare troppo i materassi (oggi poi ci sono anche le doghe in legno).
È anche probabile che l’espressione derivi dal fatto che durante le cerimonie nuziali si usava effettivamente un nodo per legare simbolicamente i polsi dei due sposi (come si fa ancora oggi in alcune religioni).
La parola “knot” è usata in riferimento al matrimonio sin dal XIII secolo, mentre l’espressione “tie the knot” è stata registrata la prima volta in uno scritto del 1717 del poeta e diplomatico inglese Matthew Prior, che in riferimento al sacerdote, diceva che egli “lega il nodo”.
L’importante, quando ci si sposa, è pensare al “nodo” come simbolo del legame e non come un cappio…